Si tramanda che l’Olandese volante fosse un veliero fantasma costretto a navigare senza mai poter approdare. La nave apparteneva alla Compagnia olandese delle Indie orientali e navigava dall’Olanda verso Est per tornare ricca di merci esotiche. Secondo la leggenda, il capitano era Hendrick Van der Decken e nel 1641 arrivò in Oriente senza intoppi. Nel viaggio di ritorno in Olanda, il capitano decise di navigare intorno al Capo di Buona Speranza per accelerare i tempi ma qualcosa andò storto. La nave si trovò a dover affrontare condizioni meteorologiche avverse ed il capitano fu inadeguato alla situazione.
Nonostante gli avvertimenti dell’equipaggio, il capitano naviga verso la terribile tempesta e rende quell’ultimo viaggio fatale per l’Olandese Volante. Secondo alcune versioni il gesto derivò da uno stato di follia; altre versioni raccontano di come il capitano comprese l’errore quando fu troppo tardi. L’equipaggio si ammutinò ma il capitano infuriato si difese: uccise e gettò in mare il capo della rivolta. Secondo la storia Hendrick gridò che avrebbe completato il viaggio anche se fosse durato fino al Giorno del giudizio. Pronunciate queste parole, in quel preciso momento apparve un angelo tra i marinai. Difronte all’angelica figura, il capitano ripeté le sue parole in tono di sfida e segnò il destino dell’Olandese Volante.
Secondo un’altra versione non fu un angelo ma un demone ad apparire. In quest’altra storia la figura maligna condannò il capitano ed il suo equipaggio a navigare per l’eternità. Hendrick ha una via d’uscita al contrario della precedente versione. Egli poteva infatti cambiare il suo destino riscattandosi con l’amore di una donna: ogni sette anni l’Olandese Volante poteva così ormeggiare ed il capitano tornare a terra per cercare la futura compagna. Altri raccontano che Hendrick vendette la sua anima per aumentare la velocità dell’Olandese Volante e superare il Capo di Buona Speranza. Lo scrittore Frederick Marryat nella sua opera “The Phantom Ship” (1839) scrive di come il figlio di Hendrick viaggi in giro per il mondo alla ricerca del padre col fine di consegnargli la reliquia della Santa Croce e spezzare la maledizione. Sono davvero tante le differenze tra i racconti che non risparmiano neppure il nome del capitano!
Probabilmente l’Olandese Volante era una nave di tipo fluyt con alcune caratteristiche del galeone. La fluyt fu una delle prime navi oceaniche unicamente pensate per il commercio. La specializzazione del vascello gli permetteva una capienza maggiorata rispetto alle altre navi oceaniche ma ridotta potenza di fuoco. Per massimizzare la capacità di carico, lo scafo sporgeva sui lati per restringersi sul ponte principale e ridurre il numero dell’equipaggio. La lunghezza era di circa 80 piedi e per navigare bastavano 35 marinai. Queste navi, poco costose da costruire e caricabili il doppio rispetto alle navi concorrenti, permisero agli olandesi di dominare il commercio in Oriente.
Svariate opere furono dedicate all’Olandese Volante e vennero documentati molti avvistamenti. Non tutti credono però alle leggende e si tenta di spiegare razionalmente quanto è stato tramandato. La teoria maggiormente condivisa è quella che tratta l’apparizione dell’Olandese Volante come un effetto ottico. Secondo gli scienziati, particolari condizioni atmosferiche possono produrre miraggi. È stato verificato che la diversa temperatura dell’aria in prossimità dell’acqua cambia la rifrazione della luce. Un oggetto all’orizzonte si osserva in una posizione differente da quella reale: l’effetto è chiamato “Fata Morgana”. Quanto osservato non è dunque una nave fantasma ma la proiezione di un’altra nave che viaggiava realmente oltre l’orizzonte.
L’Olandese Volante ha ispirato per secoli pittori, poeti, scrittori e registi.
Sicuramente è famosa l’interpretazione resa nella serie di film Pirati dei Caraibi, con protagonista Johnny Depp nei panni di Jack Sparrow. Bill Nighy interpreta il capitano Davy Jones che guida coi suoi tentacoli l’Olandese Volante attraverso i mari.
La nave non è però una fluyt come dovrebbe: lo scenografo Rick Heinrichs ha ottenuto l’Olandese Volante modificando una imbarcazione già esistente. Rick Heinrichs ottenne la sua versione dell’Olandese Volante ispirandosi ai disegni del XVII secolo, in particolare prendendo come riferimento il galeone svedese Vasa. Storie e misteri irrisolti riescono a catturare chiunque, anche i più scettici, diffondendosi ed arricchendosi. Ci aspettiamo di ritrovare l’Olandese Volante anche in opere future: conoscendone la leggenda, sicuramente potremo meglio apprezzarne l’eredità.
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