Nave Zeus ha mosso i primi passi dal progetto cartaceo al taglio della prima lamiera. La costruzione è iniziata lunedi scorso nel cantiere Fincantieri di Castellammare di Stabia (Na).
Si tratta di una nave sperimentale, una nave mai costruita al mondo e che sarà ultimata nel secondo semestre del 2021. La nave avrà una lunghezza ridotta di circa 25 metri, proprio ciò ha permesso di iniziare i lavori presso il cantiere di Castellammare, l’unico cantiere d’Italia dove il varo è ancora di tipo tradizionale. Si tratta di un varo spettacolare, molto suggestivo ma che crea un limite insormontabile sulla lunghezza delle costruzioni navali.
Il gruppo Fincantieri punta ora al settore green con la progettazione di navi che possano ridurre al massimo l’inquinamento ambientale, anche in virtù di IMO 2050.
La nave Zeus avrà un compito importante sul background nazionale, verrà infatti analizzata come prima nave a emissioni zero e permetterà di monitorare la condizione di salute dei nostri mari.
L’emissione riguarda principalmente i gas che causano l’effetto serra, la riduzione degli ossidi di azoto, ossidi di zolfo e il particolato.
Nave Zeus monta un apparato ibrido composto da 2 generatori diesel e 2 motori elettrici. A ciò si associa l’innovazione Fincantieri che adotta un impianto fuel cell da 130 kilowatt. Tale impianto permette di ricavare energia elettrica dall’idrogeno, senza alcun processo termodinamico. L’idrogeno è conservato in 8 bombole a idruri metallici, con anima centrale in metallo pieno e idrogeno interstiziale. Si tratta di un sistema che viene adottato con successo sui sommergibili e sulle navi militari italiane. L’innovazione riguarda anche l’utilizzo di un sistema di batterie agli ioni di litio che garantisce una maggiore autonomia. Un sistema complesso e pericoloso da gestire ma su cui l’Italia ha grande esperienza.
In una nota, l’azienda garantisce che: «permetterà di alimentare i motori in 4 diversi modi: zero noise, in cui si utilizzano esclusivamente batterie al litio capaci di garantire un’autonomia di 4 ore di navigazione alla velocità di 4 nodi; zero emission, in cui l’energia elettrica viene fornita dalle fuel cell; navigazione su diesel generatore con batterie in ricarica; navigazione su diesel generatore per i trasferimenti, con una autonomia di 60 ore a nove nodi».
Un importante passo avanti riguarda anche l’impiego di materiali innovativi che garantiscono un’efficienza propulsiva e riduzione di inquinamento in acqua. Lampade led a basso consumo illuminano gli interni e innovativi rivestimenti interni riducono il dispendio energetico e climatico. Per mantenere le batterie in carica è presente un sistema di pannelli fotovoltaici che montato esternamente allo scafo ricarica le batterie. Anche le nuove vernici antivegetative permettono di ridurre il rilascio chimico in acqua di sostanze tossiche per la fauna.
Nave Zeus fa parte del progetto Tecnologie a basso impatto ambientale (Tecbia) che ha visto la collaborazione di varie sedi Fincantieri, le università di Napoli, Genova e Palermo, il Cnr, il Rina, il Seastema, Motori Isotta e Cetena. L’unione delle forze permette di ottenere, al momento su carta, una delle prime navi green della flotta italiana, un esempio alle altre nazioni mirato alla collaborazione per la salvaguardia della natura.
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