L’equazione da risolvere per arrivare alla realizzazione della diga in questione è semplice: {[(500 metri x 5km)/ 3 anni] x 1 miliardo}, tutto elevato alla settima.
Sono infatti ben sette le proposte che hanno provato ad aggiudicarsi il primato sulla progettazione della grande opera infrastrutturale per la diga del Porto di Genova. La gara è stata bandita a Novembre 2018: ha un valore di appalto di 13,5 milioni per un totale stimato di circa 1 miliardo. L’esigenza di questa operazione nasce dalla sinergia operativa tra l’Autorità Portuale del Mar Ligure Occidentale ed Invitalia Centrale di Committenza. Lo scopo sarà quello di ampliare il bacino portuale permettendo accesso, manovre, e funzionalità operativa atta ad accogliere anche porta-container delle più grandi dimensioni.
La rotta del Porto di Genova infatti incrocia la storica Via della Seta, tanto che si caldeggiava già dal 2013 un incontro con il colosso mondiale China Communication and Construction Company (Cccc) per costituire una società in partnership che si sarebbe occupata dell’affidamento e della progettazione di grandi opere.
Ad oggi però, all’apertura della busta di aggiudicazione del bando, possiamo confermare che tra i consorzi che hanno mandato le loro offerte, è corposa la presenza di società estere, ma comunque sono tutte europee – e nessuna cinese – .
Gli “sfidanti” sono tutti raggruppamenti di imprese altamente qualificati, operanti a livello mondiale da anni con un bagaglio di esperienza davvero invidiabile. Si annoverano in graduatoria, infatti, nomi altisonanti come: Rina Consulting, aggiudicataria del secondo posto; Ove Arup; Italconsult; Proger; F&M Ingegneria e 4C3.
Il vincitore è la cordata costituita dall’unione di Epf Elettrotecnica, Modimar, Studio Ballerini ingegneri associati, Alberto Albert, Hr Wallingford, Dimmis Control e Sener Ingenieria Y Sistemas.
I suddetti dovranno quindi presentare tre ipotesi progettuali tra le quali verrà scelta quella che diventerà il progetto definitivo, poi contrattualizzato ed avviato.
Il tutto nasce dall’esigenza di dover demolire la vecchia opera muraria per ricostruirne una nuova a 500 metri dalla precedente, lato mare.
Questa scelta è stata effettuata a fronte di studi di fattibilità ambientale condotti da Invitalia, considerando la conformazione paesaggistica e la posizione della città. È emersa di conseguenza la palese impossibilità di ampliamento “all’indietro”, che avrebbe comportato inevitabilmente l’invasione dello spazio cittadino, a sua volta circondato dalle montagne. Si è quindi deciso di avanzare verso l’esterno, aprendosi al Mar Ligure, motivo per il quale i costi di realizzazione saranno rilevanti. Si deve porre l’attenzione infatti, su una futura maggior estensione perimetrale ed una contingente maggior profondità di fondale.
Ad oggi la Diga Foranea si estende per una lunghezza di oltre 20km. Nasce nella zona Fiera, con l’Imboccatura di Levante. Si interrompe con la seconda imboccatura, quella per l’aeroporto, cioè la Italsider-Aeroporto. Prosegue poi di nuovo con la terza imboccatura, quella del Porto Petroli Multedo per culminare verso la quarta imboccatura del Porto di Voltri-Prà.
Le notizie che circolano in rete e tra i più vicini agli addetti ai lavori sono tante, ma tuttavia non abbiamo ancora tangibilmente la data prevista per l’inizio delle operazioni di cantiere. Il tragico seguito del crollo del Ponte Morandi sulla città ha infatti comportato una deroga di tre anni sul cronoprogramma per i lavori previsti dallo scorso POT (Piano Operativo Triennale) dall’Autorità Portuale.
Hai presente le bestie gigantesche dal mare? Qui si va oltre, in Australia è emerso…
Capodanno 2025, quali sono le vacanze da prenotare subito per evitare di restare a casa?…
Ci sono creature marine che sono particolarmente spaventose, come il ragno di mare. Se lo…
La crociera in autunno è sempre più richiesta. Il segreto per risparmiare? Prenotare all'ultimo momento,…
Simulazioni riconducono alla presenza di un oceano sotterraneo al di sotto della fredda superficie di…
Gli scienziati lanciano l'allarme, non c'è più niente da fare: le correnti oceaniche rappresentano una…