Quotidianamente viaggiando in autostrada a bordo della nostra auto, diamo per scontata la costruzione di importanti opere quali trafori e passaggi sotterranei. La loro costruzione richiede una ragguardevole quantità di fondi e spesso risolve importanti problemi legati all’alternativo percorso del traffico.
Ma com’è fatto un tunnel navale? È il caso dello Stad Ship Tunnel Norvegese.
Articolo a cura di Caterina Guacci ed editato da Edoardo Laciniati.
Una media di cento giorni di violente tempeste e trombe d’aria si abbattono ogni anno
sulla zona della Fossa Norvegese, tratto di mare tra la penisola di Stadlandet ed il fiordo di Oslo, in Norvegia. La lunga depressione del fondale, denominata fossa, formatasi nel corso di circa 1,1 milioni di anni, fu causata dall’erosione dovuta alle correnti glaciali. Tali confluivano da Norvegia, Svezia e Mar Baltico. La fossa raggiunge quindi profondità di 730 metri, sette volte più della profondità media del Mare del Nord. Ciò è la causa del critico moto ondoso che si genera unitamente alle consueti condizioni climatiche sfavorevoli.
A causa degli innumerevoli naufragi, il Ministro dei Trasporti Ketil Solvik-Olsen ha approvato un importante progetto strutturale. L’opera rivoluzionerà il trasporto merci e la navigazione del suo paese, la Norvegia.
Stad Ship Tunnel: la galleria navale che convoglierà le imbarcazioni in un percorso di 1,7 km. Il tratto percorso partirà da Kjodepollen e terminerà a Moldefjorden, tagliando a metà la parte più stretta della penisola.
Con un’altezza progettuale di 37 metri, una larghezza di 36 metri, l’opera avrà circa 8 milioni di tonnellate di roccia da fare brillare. Il progetto contribuirà a garantire sicurezza alla navigazione nella percorrenza di uno dei tratti di mare più battuto dalle intemperie.
Secondo le direttive redatte dal Project Manager Terje Andreassen sarà implementato un sistema di gestione del traffico. Per evitare la congestione i mezzi avranno tempi di slot – come avviene per il decollo aereo – assegnati da un centro di controllo specializzato. La priorità verrà attribuita al trasporto passeggeri. Alle navi da diporto e alle imbarcazioni che non superano i 70 metri di lunghezza, l’attraversamento del tunnel sarà gratuito.
Lo studio Snohetta, anima internazionale e cuore ad Oslo, è nella rosa dei leader del design e dell’architettura di paesaggio. Si occuperà quindi della realizzazione degli ingressi della galleria, con un’idea che fonderà roccia, scogliera e foresta. Un suggestivo muro in pietra a gradoni incornicerà le entrate creando terrazzamenti leggermente inclinati. La geometria risulterà inoltre estremamente funzionale anche a livello di stabilità strutturale dei portali.
La costruzione, dal costo totale di progetto, sfiorerà i 314 milioni di dollari e sarà in grado di ospitare unità fino a 16.000 tonnellate. L’opera verrà presumibilmente inaugurata nel 2023.
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