Lo yacht a vela più grande al mondo a Venezia

L’ennesimo imperdibile yacht da record è ormeggiato in una delle nostre splendide località marittime. La visione del più grande yacht a vela è sicuramente un evento da non perdere, tanto maestoso da aver superato per diffusione la notizia del “Khalilah ormeggiato a Genova” e del “Nuovo yacht di Rafael Nadal”.

Il Sailing Yacht A

Di proprietà del 90/o uomo più ricco al mondo Andrey Melnichenko, è il più grande yacht a vela mai costruito.
Venne disegnato nel 2011 da Philippe Starck, nota archistar francese ideatore anche dello yacht Venus appartenuto a Steve Jobs.
La costruzione fu invece affidata alla società tedesca Nobiskrug, uno dei più prestigiosi costruttori di yacht di lusso al mondo.

Il Sailing Yacht A

Lo yacht a vela più grande al mondo, alcune specifiche

Lo yacht a vela di Andrey Melnichenko presenta:

Dimensioni

  • Tonnellaggio: 12,558
  • Lunghezza: 142.81 m
  • Altezza: 90 m
  • Pescaggio: 10 m
  • Ponti: 8

Propulsione

  • Impianto Diesel: Due motori MTU da 3600 kW a 2050 rpm
  • Impianto Elettrico: Due motori Vacon da 4300 kW
  • Elica orientabile

Lo yacht a vela A è capace di raggiungere la velocità massima di 21 nodi, pur mantenendo una crociera di 16 nodi (30 km/h), grazie ai suoi due motori ibrido-Diesel.

Il materiale, una grande particolarità

Il lusso viene sempre accompagnato da elevati studi ingegneristici e la scelta precisa dei materiali risulta perciò fondamentale. Sicuramente lo yacht a vela più grande al mondo non sarà di certo realizzato in cemento, come avevamo visto nell’articolo “Concrete Ships: Navi in cemento armato“.
Principalmente quindi lo yacht a vela A punta ad una struttura imponente ma estremamente leggera sfruttando leghe di alluminio e fibra di carbonio.

La progettazione è stata divisa in due macro parti:

Armamento e chiglia

Sono stati studiati dalla società olandese Dyksta Naval Architects.
La chiglia presenta una delle più grandi lastre di vetro curvo mai costruite, della dimensione di 18 mq. La particolarità sta nell’utilizzo di questa opera come punto di osservazione subacqueo.
Al fine di diminuire il peso della struttura, lo scafo è realizzato in alluminio con inserti in fibra di carbonio. I ponti sono invece realizzati in teak alloggianti delle vetrate ad alta resistenza.

Alberi

Forse l’elemento più interessante dell’imbarcazione.
Costruiti dalla società inglese Magma Structures, sono stati realizzati interamente in fibra di carbonio.
Gli alberi sono inoltre indipendenti e montanti tre vele completamente automatizzate al fine di assistere la propulsione fornita dai motori.

54 membri di equipaggio

Non dimentichiamo la cosa più importante della nave… I passeggeri!
La capacità di trasporto passeggeri di questo yacht a vela rispecchia le sue imponenti dimensioni. All’interno delle numerose camere è possibile ospitare fino a 20 persone. L’equipaggio al completo conta invece un numero molto elevato per uno yacht di lusso, parliamo di ben 54 membri.

Le critiche sulla dimensione

Pur vedendo noi la sua “bellezza interiore“, fatta di materiali pregiati, studi ingegneristici impeccabili e molta innovazione a bordo, la critica non ha tardato a definirlo “Lo Yacht più brutto al mondo“.
Lo yacht da record infatti ha destato non poche preoccupazioni e calunnie proprio per le sue elevate dimensioni. L’altezza degli alberi di circa 90 metri infatti, nel 2017, lo ha costretto a passare l’inverno “prigioniero” del Mar Baltico. L’elevata altezza non gli permise di passare sotto i ponti Oresund Bridge e Great Belt, mentre il pescaggio di ben 10 metri rendeva impossibile l’attraversamento del canale di Drogen.

Ormeggiato a Venezia lo Yacht a vela più grande del mondo

 

Yacht, una passione

PH: Yacht Khalilah, uno yacht tutto d’oro

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Edoardo Laciniati

Studente del corso di laurea in Ingegneria meccanica all'Università degli studi di Padova, sono da sempre appassionato di scienza con particolare interesse verso l'ingegneria strutturale.

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