Con questo articolo apriamo ufficialmente la rubrica interamente dedicata alle navi da crociera!
Nel primo articolo della serie parleremo quindi del padre di questa famosa categoria: Il transatlantico!
Nel corso della rubrica analizzeremo quindi fatti storici, curiosità ma soprattutto aspetti tecnici e la loro evoluzione nel tempo!
Una nave da crociera è una motonave di medie-grosse dimensioni, utilizzata per effettuare viaggi ai fini turistici, le cosiddette crociere. Al loro interno contengono vari intrattenimenti per il cliente, che pernotta sulla nave in genere da una alle quattro settimane.
Ciò che distingue questa tipologia di imbarcazione è la capacità di poter trasportare oltre 4’000 passeggeri, l’equivalente di un comune italiano di piccola-media grandezza!
All’origine della navi da crociera ci sono loro, i grandi transatlantici protagonisti della prima metà del ‘900. Costruiti appositamente per resistere alla navigazione in pieno oceano, consentivano una tratta di linea interoceanica, di vitale importanza per gli uomini d’affari del tempo.
Prima di passare alla tecnica che da sempre ha contraddistinto queste grandi creazioni, comprendiamone la storia che esse stesse hanno scritto.
Particolare è l’origine del nome trans-atlantico, che deriva dalla prima rotta transoceanica compiutasi proprio attraverso l’oceano Atlantico.
Le rotte principali erano di fatto quelle fra Europa e America, che spaziavano poi verso alcuni paesi sudamericani quali l’Argentina.
Spicca tra le caratteristiche accessorie della nave la suddivisione in classi, rappresentanti storicamente le 3 classi sociali dell’epoca. I biglietti erano quindi suddivisi in: Turisti, viaggiatori professionali ed emigranti. Gli ultimi, costretti a viaggiare in condizioni estremamente precarie, erano stipati sottocoperta o in spazi ristretti senza possibilità di accesso alle zone più “nobili”.
Con questo nome, veniva indicato il riconoscimento non ufficiale attribuito al transatlantico passeggeri che raggiungeva la velocità media più elevata durante l’attraversata dell’atlantico.
Tra le molte vincitrici di questo premio, possiamo trovare: La SS United States vincitrice nel 1952 e la famosa RMS Mauretania, detentrice del nastro azzurro dal 1909 al 1931.
Tra le più celebri imbarcazioni dell’epoca è doveroso citare alcuni dei casi che più hanno spiccato nella storia.
Come non menzionare il transatlantico più famoso della storia?
Il Titanic fu una nave britannica varata nel 1911, la quale subì, l’anno dopo, una grave collisione con un iceberg che ne comportò l’affondamento.
Per saperne di più, rimandiamo i lettori ai relativi approfondimenti cliccando sui seguenti link:
Il Conte Rosso fu un transatlantico italiano costruito nel 1914 per il Lloyd Sabaudo di Genova, società di trasporti marittimi italiana.
Caratterizzato da una stazza lorda di 18.017 tonnellate e una lunghezza di 180.1 metri, montava due turbine a vapore a doppio riduttore, che sviluppavano 19.200 CV. Dotato di apparato di scarico composto da due fumaioli, raggiungeva la velocità massima di 18.5 nodi (circa 34 Km/h).
Spesso ci dimentichiamo quanto nei periodi di guerra ogni possibilità venne sfruttata e quanto questo, in alcuni casi, sia stato negativo per l’industria civile dell’epoca.
Iniziata la costruzione nel 1914, l’originale Conte Rosso non divenne un transatlantico per il trasporto passeggeri.
Prima del completamento del piroscafo, nel 1915 venne requisito dal Governo inglese e trasformato in una delle prime portaerei al mondo, denominata HMS Argus.
Riprese poi nel 1919, negli stabilimenti di Dalmuir, in Scozia, la costruzione del nuovo Conte Rosso, varato inizialmente il 26 gennaio 1921.
Il varo infatti non ebbe buon esito, poiché la nave rimase ferma sullo scalo. Venne infine varata con successo il 10 febbraio successivo ed esegui il suo primo viaggio, detto inaugurale, avente rotta Genova-Napoli-Montevideo-Buenos Aires.
Ancora una volta, la guerra rimarca la sua violenta natura. Fu questo a porre fine all’esistenza di una nave con tale importanza.
Requisito dalla Regia Marina e adibito a trasporto truppe in Libia, venne silurato dal sommergibile inglese HMS Upholder il 24 maggio 1941. La nave, che prima dell’armistizio, ebbe il maggior numero di vittime, portò con se 1297 uomini, su un totale di 2729 passeggeri.
Riposando nella calma del mar Mediterraneo, giace ora alle coordinate 36°41′ N, 15°42′ E, al largo di Siracusa.
Incredibile ma vero, esiste ancora oggi una compagnia che arma un transatlantico tutt’ora in servizio!
Di proprietà della Cunard Line, la più prestigiosa compagnia di navigazione britannica, il Queen Mary 2 è l’ultimo transatlantico a navigare gli oceani.
Saltano subito all’occhio infatti le diversità rispetto alle comuni navi da crociera. Prua slanciata, scafo maggiorato del 40% in termini di quantità di acciaio e notevoli prestazioni. Sono le caratteristiche che definiscono il Q.M.2 un vero e proprio mezzo di linea interoceanica, in grado di effettuare l’attraversata Southampton-NewYork in soli 7 giorni.
Si conclude qui la prima prima di una lunga serie di articoli relativi alla “storia e tecnica delle navi da crociera“. Nel prossimo articolo analizzeremo in dettaglio gli aspetti tecnici del transatlantico e la sua evoluzione ingegneristica.
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