Navi Militari

Trieste, la nave LHD della Marina Militare

La nave Trieste LHD (Landing Helicopter Dock) è un’unità anfibia multiruolo ordinata a seguito del programma di rinnovamento della flotta; una volta consegnata da Fincantieri alla Marina (consegna prevista per il 2022) sostitutirà nave Garibaldi e le unità della classe San Giorgio, andando ad affiancare nave Cavour.

Portaerei Cavour nel golfo di Napoli
PH: Armando Mancini https://www.flickr.com/photos/armando46/4686520932/

La sua costruzione è ufficialmente iniziata il 12 luglio 2017 con il tradizionale taglio della prima lamiera presso lo stabilimento Fincantieri di Castellammare di Stabia, lo stesso cantiere che ha dato i natali alla nave scuola Amerigo Vespucci; il progetto si basa sul concetto (largamente usato da tutte le marine mondiali) di modularità.

Varo di nave Vespucci
PH: marina.difesa.it

Infatti nave Trieste ha la possibilità, variando la propria configurazione, di portare a termine missioni che normalmente richiederebbero unità navali specifiche; non solo può adempiere a scopi militari, ma può essere utilizzata anche con profilo di impiego civile, fornendo ausilio alla Protezione Civile.

Capacità operative di nave Trieste

La nave ha la missione principale nel trasporto di personale, veicoli e carichi e nel trasferimento a terra degli stessi; in aree portuali tramite i sistemi di bordo e in zone non attrezzate tramite imbarcazioni di varia tipologia (capacità di carico fino a 60 tonnellate).

PH: Fincantieri

Con oltre 1.060 posti letto disponibili, è dotata di un ponte di volo con gli spot per elicotteri necessari ad assicurare, in più sortite, l’operatività di un battaglione di 600 uomini; inoltre dispone di un ponte garage in grado di ospitare veicoli gommati e cingolati, civili e militari, fino a circa 1.200 metri lineari. Il bacino allagabile, lungo 50 metri e largo 15 metri, consentirà di operare con mezzi anfibi in dotazione anche alle Marine NATO ed EU (tipo Landing Craft Mechanized -LCM, RHIB, Landing Craft Air Cushion – LCAC).

Il profilo di impiego civile prevede:

  • supporto sanitario e ospedaliero
  • trasporto e sbarco anche in zone non attrezzate di personale e mezzi di soccorso ruotati o cingolati
  • fornitura a terra di acqua potabile tramite dissalatori di bordo o depositi nave
  • fornitura di corrente elettrica a terra per una potenza di 2000 kw e distribuzione della stessa tramite unità di conversione e distribuzione containerizzate
  • possibilità di ospitare a bordo personale specialistico o di ricoverare personale civile fino a 700 unità più un numero analogo in unità abitative containerizzate
  • base per operazioni di soccorso tramite elicotteri e battelli di dotazione organica

Dati tecnici

PH: Marina Militare
Scheda dell’unità navale Trieste
lunghezza 213,4 mt
larghezza ponte di volo 36 mt
dislocamento ​~ ​33000 tonnellate
​propulsione CODLOG (Combined Diesel eLectric Or Gas)
velocità max
10 nodi in propulsione elettrica
18 nodi in propulsione Diesel
25 nodi in propulsione con TAG (Turbine a Gas)
autonomia 7000 miglia a 16 nodi
equipaggio ​~ 360 persone
impianto elettrico 4 DD.GG. (5.2 MW ciascuno)
​ponte di volo ​~ 230 m (lunghezza) X 36 m (larghezza), con nr. 9 spot per elicotteri
​hangar ​~ 107.8 m (lunghezza) X 21 m (larghezza), con nr. 2 elevatori aeromobili esterni (circa 14 m X 15 m) da 40 t di portata che assicurano il collegamento hangar-ponte volo
​garage ​55 m (lunghezza) X 18 m (larghezza), con una rampa fissa (circa 4 m di larghezza) e un elevatore interno per automezzi/container fino a 40 t che assicurano il collegamento garage-hangar
​bacino ​~ 50 m (lunghezza) X 15 m (larghezza)
​capacità di carico ​in assetto di operazioni anfibie, oltre 1.700 t di mezzi terrestri e mezzi natanti tipo LCM (Landing Craft Mechanized), RHIB, LCAC (Landing Craft Air Cushion), in dotazione alle Marine NATO ed EU
in assetto di operazioni terrestri, circa 3.500 t di veicoli
​armamento ​nr. 3 Cannoni 76/62
nr. 3 mitragliere remotizzate da 25 mm
​sensori nr 1 radar multifunzione a 4 facce fisse tipo phased array in banda X
nr. 1 radar rotante per la scoperta a lunga distanza in banda L
Sistema integrato di guerra elettronica
nr. 1 sistema lancia inganni polivalente anti missile/siluro

 

 

Giacomo Gini

Nato a Genova il 13 agosto 1995, diplomato presso l'Istituto Tecnico Nautico Statale "San Giorgio" con indirizzo costruzione del mezzo (costruttore navale), iscritto alla scuola politecnica dell'Università di Genova come studente di Ingegneria Navale (corso triennale)

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