Navi militari: Portaerei Cavour, l’ammiraglia italiana
La storia della Marina Militare italiana è stata scritta da grandi costruzioni ingegneristiche. Ma dalla famosa “Amerigo Vespucci” ne è passato di tempo…
(Se vuoi conoscere la sua importanza clicca qui!)
Navi “Del nuovo millennio” stanno prendendo il sopralluogo sulle precedenti, sostituendo storia con tecnologia.
Una di queste celebri perle è la famosa Portaerei Cavour!
L’ammiraglia italiana
Denominata “Il Cavour” è un incrociatore portaeromobili (C550) STOVL, cioè per aeromobili a decollo corto ed atterraggio verticale, costruita all’inizio del 2001 e completata nel 2008.
Il Cavour
Tale nome è stato conferito in onore del famoso politico italiano del risorgimento Camillo Benso di Cavour, il quale ebbe un importante ruolo nelle politiche militari dell’epoca. Il riconoscimento è dovuto al forte impegno che Cavour mise nell’espansione e qualificazione della marina italiana alla fine delle guerre di indipendenza. Proclamata l’unità d’Italia nel 1861, egli ottenne l’unificazione delle marine preunitarie appartenenti ai vari stati che precedentemente componevano la penisola, sancendo così la nascita della “Regia Marina”
La nave possiede quindi cimeli appartenenti a Cavour, custoditi nell’area storica di rappresentanza dell’ammiraglia della Marina Militare. Il più importante fra tutti è sicuramente il “Collare con placca” del Supremo Ordine della Santissima Annunziata, massima onorificenza di casa Savoia conferitagli nel 1856.
Caratteristiche generali
Dimensioni
- Lunghezza fuori tutto di 244 m
- Larghezza al ponte di volo: 34.5 m
- Massima larghezza fuori tutto all’ascensore esterno laterale destro di poppa di 51 m
- Altezza: 36.6 m
- Pescaggio: 7.5 m
- Ponte di volo: 220×34.5 m, dotato di pista di decollo con ski-jump a 12° delle dimensioni di 180×14 m
- Numero di ponti: 14
- Dislocamento: 27’900 t a pieno carico
- Equipaggio: Complessivo 1210, suddiviso in 451 equipaggio, 203 gruppo volo, 140 comando complesso e 414 Reggimento San Marco
Prestazioni
- Propulsione COGAG (COmbined Gas turbine And Gas turbine) dotata di due turbine a gas connesse ad un’unica elica.
- 4 Motori General Electric LM2500 di derivazione Aeronautica, della potenza complessiva di 88’000kW
- 6 Generatori Diesel Wärtsilä generanti 17’600 kW
- Velocità di 29 nodi (circa 54 km/h)
- Autonomia di 7’000 mn a 16 nodi in grado di viaggiare per 18 giorni, con una capacità di 2.500.000 litri di carburante navale F76
Trasporto Aeromobili
La portaerei ha la capacità di trasportare 36 aeromobili, situati sul ponte di volo ed all’interno dell’Hangar.
La capienza dichiarata è però di 22 mezzi: 10 aerei ad atterraggio verticale o corto e 12 elicotteri antisommergibile.
Dal progetto al mare
L’opera cantieristica
Commissionata a Fincantieri nel novembre 2000, i lavori di costruzione dello scafo sono partiti nel 2001 all’interno del cantiere navale di Riva Trigoso.
Completato poi a Genova, il troncone poppiero è stato varato nel luglio 2005. Trasferito quindi alla Spezia, nel cantiere navale del Muggiano, è stato eseguito il collegamento al troncone prodiero e il completamento dell’allestimento.
Nel dicembre 2006 è stata sottoposta a più collaudi durati fino al 2008, che la portarono poi nel 2009 ad entrare ufficialmente in servizio.
Impiego operativo
Attualmente ormeggiata nel porto di Taranto per lavori di ammodernamento, la sua storia inizia nel gennaio 2010 ad Haiti, durante l’operazione “White Crane“. Comandata dal “Capitano di vascello” Gianluigi Reversi, prestò supporto alle popolazioni colpite dal terremoto, in un’operazione congiunta con le forze armate brasiliane. Successivamente il 10 giugno 2010 prese parte alle celebrazioni della “Festa della Marina Militare” situate nel golfo di Napoli, con la funzione di rappresentanza.
Negli ultimi anni dal 2015 al 2016, ha infine preso parte all’Operazione Sophia in qualità di nave ammiraglia della missione, con l’obbiettivo di neutralizzare le rotte percorse dai trafficanti di migranti nel Mediterraneo.
Ammodernamento
La nave, tuttora situata all’Arsenale militare marittimo di Taranto, è in corso di adeguamento al fine di poter imbarcare i nuovi F-35 versione B, che sostituiranno gli Harrier. Il lavoro, del costo pari a 74 milioni di euro, manterrà fuori servizio il Cavour fino all’estate 2020, sostituita momentaneamente dalla portaerei Garibaldi.
Nell’attesa quindi di rivederla nel 2020, godiamoci l’accoglienza della nave in porto a Taranto mostrata in questo video (Prodotto da www.ansa.it).
Taranto, la “Cavour” attraversa il canale – Italia
La portaerei sostera’ in Arsenale per lavori di manutenzione (ANSA)