Navi Militari

USS Missouri, la nave della resa giapponese

Oggi è l’anniversario della fine della Seconda Guerra Mondiale, avvenuta ufficialmente il 2 settembre 1945; in questa data l’Impero Giapponese firmò la resa sul ponte della corazzata USS Missouri (BB-63), in rada nella baia di Tokyo.

Il Ministro degli Esteri giapponese, firma la resa dell’Impero Giapponese
PH: wikipedia.org

Ma perché venna scelta proprio questa nave come luogo della resa ufficiale giapponese? La USS Missouri avrebbe ospitato le delegazioni di tutte le forze Alleate e quindi, come la bomba atomica, rappresentava un biglietto da visita; tutti quelli che sarebbero saliti a bordo, avrebbero capito che il dominio dei mari non era più dell’Impero Britannico, ma degli Stati Uniti.

Fu l’ultima corazzata mai costruita dagli americani ed era tecnologicamente la più avanzata rispetto alle sue contemporanee: potenti cannoni di lunga gittata, buona corazzatura solo nelle zone vitali, una buona difesa contraerea e, cosa più importante, molto veloce e agile.

Schema delle torrette principali dei cannoni da 16 pollici:
1.Parte corazzata della torretta
2.Orecchioniera fissata al ponte della torretta
3.Ponte della torretta
4.Supporto cilindrico della torretta
5.Tubo di trasferimento dei proiettili
6.Pavimento dell’anello di rotolamento
7.Cuscinetto dell’anello di rotolamento
8.Barbetta
9.Corazzatura fissa (solidale con lo scafo della nave)
10.Pavimento della sala ingranaggi
11.Santabarbara (in zone di immagazzinamento diverse)
12.Sala per la preparazione dei proiettili
13.Sala per la preparazione delle cariche
14.Linea di trasferimento delle cariche
15.Ammortizzatori di rinculo
16.Struttura ruotante della torretta
17.Montacarichi dei proiettili
18.Magazzino chiuso delle unità della classe Iowa
PH: wikipedia.org

Primi anni di servizio

La USS Missouri faceva parte dalla classe Iowacorazzate veloci“, costituita da 6 unità di cui solo 4 vennero costruite; USS Iowa BB-61 (capoclasse), USS New Jersey BB-62, USS Missouri BB-63, USS Wisconsin BB-64 (completata prima della Missouri), USS Illinois BB-65 e USS Kentucky BB-66 (l’ordine di queste ultime due fu cancellato).

PH: pinterest.co.uk

La USS Missouri (soprannome “Mighty Mo” o “Big Mo“) fu impostata al Brooklyn Navy Yard il 6 gennaio 1941 e varata il 29 gennaio 1944; la madrina al momento del varo era Mary Margaret Truman, figlia del senatore del Missouri Harry S. Truman, nonché futuro presidente.

La nave entrò in servizio l’11 giugno dello stesso anno e venne posta sotto il comando del Capitano William Callaghan.

Partecipò alla Seconda Guerra Mondiale “attivamente” solo nell’ultimo anno del conflitto, fornendo supporto alle invasioni delle isole di Iwo Jima e Okinawa, scortando le portaerei e bombardando le coste giapponesi per distruggere obiettivi strategici (la nave sparava proiettili perforanti da 16 pollici, con un peso di 1200 kg, a una distanza di circa 40 km).

Dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, partecipò alla Guerra di Corea (1950-1953) per poi essere radiata dal servizio attivo e messa nella “riserva navale” nel 1955.

La USS Missouri spara contro le postazioni nemiche durante la Guerra di Corea
PH: wikipedia.org

Ritorno e ultimi anni di servizio

Nel 1984 la nave venne fatta tornare in servizio attivo, sottoponendola prima a un riallestimento completo; vennero infatti installati dei nuovi sistemi d’arma e aggiunte molte apparecchiature elettroniche.

Partecipò alle Guerra del Golfo, dove fu usata come base per il lancio dei missili e i suoi potenti cannoni furono utilizzati per bombardare la costa.

La USS Missouri ormeggiata come nave museo e l’Arizona Memorial
PH: cnet.com

Il 31 marzo 1992 fu nuovamente radiata dal servizio attivo e nel 1998 si decise di farla diventare una nave museo; la nave si trova a Pearl Harbour, a 460 m dal Arizona Memorial.

Dati tecnici (1943)

Dislocamento 58400 t (Pieno carico)
46000 t (Nave vacante)
Lunghezza 270,43 m
Larghezza 32,97 m
Immersione 11,51 m
Sala macchine 8 x caldaie a tubi d’acqua Babcock & Wilcox, potenza totale 158000 kW
Propulsione 4 eliche mosse da turbine a vapore
2 pale del timone
Velocità 33 kn
Autonomia 14890 miglia nautiche
Equipaggio 2700 ufficiali e marinai
Armamento 9 × 16 in (406 mm)/50 cal Mark 7 guns
20 × 5 in (127 mm)/38 cal Mark 12 guns
80 × 40 mm/56 cal anti-aircraft guns
49 × 20 mm/70 cal anti-aircraft cannons
Corazzatura Cintura: 307 mm
Paratie: 368 mm
Barbette: da 295 a 439 mm
Torrette: 495 mm
Ponte di coperta: 38 mm
Secondo ponte: 152 mm

Dati tecnici (1984)

Equipaggio 1800 ufficiali e marinai
Sensori e sistemi di elaborazione AN/SPS-49 Air Search Radar
AN/SPS-67 Surface Search Radar
AN/SPQ-9 Surface Search / Gun Fire Control Radar
Contromisure elettroniche e ingannatori AN/SLQ-32
AN/SLQ-25 Nixie Decoy System
8 × Mark 36 SRBOC Super Rapid Bloom Rocket Launchers
Armamento 9 × 16 in (406 mm)/50 cal Mark 7 guns
12 × 5 in (127 mm)/38 cal Mark 12 guns
32 × BGM-109 Tomahawk cruise missiles
16 × RGM-84 Harpoon Anti-Ship missiles
4 × 20 mm/76 cal Phalanx CIWS
Giacomo Gini

Nato a Genova il 13 agosto 1995, diplomato presso l'Istituto Tecnico Nautico Statale "San Giorgio" con indirizzo costruzione del mezzo (costruttore navale), iscritto alla scuola politecnica dell'Università di Genova come studente di Ingegneria Navale (corso triennale)

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