A circa 300km a nord-ovest della costa irlandese, è stata ritrovata la SS Athenia, rimasta sepolta nelle profondità degli abissi per oltre 75 anni. L’imbarcazione, fu la prima imbarcazione britannica affondata da un sommergibile tedesco durante la Seconda Guerra Mondiale. Era partita da Liverpool e diretta in Canada, dove i passeggeri speravano di arrivare per rifugiarsi dalla guerra.
L’Athenia era lungo 160m e pesante circa 13440t, ma nonostante i suoi numeri, non riuscì a sopravvivere al siluro dell’U30 nazista, su comando dell’ammiraglio Fritz Julius Lemp, che l’aveva scambiata per un’unità militare, proprio poche ore dopo la dichiarazione di guerra del premier inglese Chamberlain alla Germania nazista. Dopo 14 ore, la nave era quasi totalmente sott’acqua ed i passeggeri sopravvissuti furono salvati da unità britanniche: perirono 110 persone. Inizialmente, la Germania negò tutto, per non attirare gli Stati Uniti d’America in guerra. Solo al processo di Norimberga emerse la verità .
La scoperta è dovuta al britannicoo David Mearns, conosciuto come uno dei massimi esperti di relitti navali: ne era alla ricerca dall’ormai lontano 2015.
non posso mettere la mano sulla bibbia davanti a un giudice e dire che è al 100% l’Athenia, ma l’esperienza mi dice che le probabilità sono molto alte
Il quotidiano Daily Telegraph, ha riportato la testimonianza di uno dei naufraghi sopravvissuti a quel tragico incidente, Philip Gunyon:
Le luci si spensero all’improvviso. Mia madre che si trovava già in sala da pranzo, riuscì incredibilmente a raggiungerci in cabina.
Indossati di giubbotti di salvataggio, la famiglia salì su una scialuppa e trascorse tutta la notte prima che l’HMS Electra, cacciatorpediniere della Royal Navy, li raccolse insieme al resto dei sopravvissuti.
Provo emozioni contrastanti alla notizia del ritrovamento dell’Athenia. Di sicuro è un monumento alla follia dell’uomo che invece di discutere, cerca di risolvere i problemi scatenando guerre.