Grimaldi all’Euromed: nuova flotta green e contratto per 10 nuove navi
Nel corso dell’Euromed Convention a Santa Teresa di Gallura, il gruppo Grimaldi ha annunciato che tornerà a costruire in Italia ed in particolare con un ordine di 10 navi (6+4 in opzione), capaci di sostare a zero emissioni nei porti, grazie ad enormi batterie al litio. L’accordo, stretto con il gruppo Fincantieri, prevede una prima consegna entro il 2020.
Inoltre, l’a.d. del gruppo Emanuele Grimaldi, ha riferito che sul fronte Ro-Pax vi sarà un investimento di 60 milioni di euro per l’allungamento di due traghetti – il Cruise Roma e il Cruise Barcelona – che vedranno aumentare la propria capacità da 3.000 a 3.500 passeggeri e subiranno un intervento per diventare “verdi”: anche le due gemelle infatti saranno equipaggiate con quattro mega-batterie elettriche che ridurranno le emissioni durante la sosta nei porti.
Grimaldi non firmava commesse con Fincantieri dal 2008, l’anno di costruzione degli ultimi traghetti a Castellammare di Stabia. L’allungamento potrebbe essere effettuato nello stabilimento di Palermo, ma si attendono le specifiche del progetto per stabilire luoghi e tempi.
negli ultimi quattro anni, il gruppo Grimaldi ha investito due miliardi di euro nella costruzione di 25 unità eco-green e ha destinato 300 milioni di euro a circa 150 operazioni di aggiornamento tecnico e strutturale della propria flotta, con l’obiettivo di ridurne le emissioni ambientali. La nostra flotta ha ridotto le emissioni di Co2 del 9% in soli sei anni mentre nello stesso periodo le emissioni di zolfo sono calate del 24%.
All’Euromed Convention hanno partecipato oltre 600 delegati per confrontarsi sulla sostenibilità ambientale tra rappresentanti della logistica, della portualità e istituzioni. Il summit internazionale XXI Euromed Convention From Land to Sea è stato proprio organizzato dal gruppo Grimaldi.
A questo proposito, la sfida lanciata dall’IMO e dall’International Chamber of Shipping si pone comeobiettivo finale, entro il 2050, la riduzione del 40 per cento di emissioni di anidride carbonica prodotte dal trasporto marittimo.
Un obiettivo coraggioso che sarà necessario raggiungere indipendentemente dall’andamento dei traffici, dalla crescita di volumi e dalle nuove tecnologie che si renderanno disponibili,
commenta Grimaldi.