La settimana scorsa l’uragano Irma si è abbattuto sulle coste caraibiche e sulla Florida. I venti sono stati tanto potenti che si è reso necessario creare un nuovo grado nella classificazione degli uragani. Le navi che si sono trovate in quella zona di mare hanno dovuto deviare dalla rotta per evitare il peggio. Molte navi hanno trovato riparo posizionandosi al largo delle coste ad ovest delle isole. Ma in generale come fanno le navi ad evitare gli uragani?
Molte delle navi moderne sono progettato per fronteggiare le peggiori condizioni climatiche e rispettare comunque la tabella di marcia. Ma gli uragani rappresentano la condizione peggiore in mare e nessun equipaggio vuole trovarsi in mezzo.
Per tenersi lontano dagli uragani, gli ufficiali necessitano di informazioni meteo dettagliate. Nel secolo scorso, il bollettino meteorologico era limitato a messaggi in codice Morse. Oggi invece le navi sono obbligate ad equipaggiare il NAVTEX (Navigational Telex), un ricevitore radio che capta le medie frequenze e le traduce in testo stampato. Inoltre, oggi i comandanti possono ricevere bollettini meteo, mappe satellitari ed altre informazioni via mail.
La nave più in pericolo durante gli uragani è quella scarica. Questo perchè il peso del carico aiuta a stabilizzare la nave (se ben posto). La zavorra fornisce quel grado di stabilità perso con nave scarica, ma non sempre è sufficiente. Il movimento di rollio è gravoso per l’equipaggio, ma quello che effettivamente colpisce la nave è il ripetuto slamming della prua sulle onde.
Se si ha l’opportunità, i comandanti preferiscono dirigersi verso un porto sicuro (in gergo inglese “hurricane hole”). I porti migliori sono quelli con buoni ormeggi e con colline alte o montagne che riparano tutta l’area. Una volta in porto, la nave viene ancorata con molte lunghezze, così da evitare che le onde strappino facilmente l’ancora. Tuttavia non tutti i porti sono sicuri e a volte si preferisce semplicemente deviare la rotta e aggirare l’uragano, cosa facilmente eseguibile con la velocità media di 14 nodi per le navi moderne. Tuttavia in questi casi le tempistiche sono fondamentali: più velocemente si prende una decisione, più opzioni si hanno a disposizione. Se si temporeggia, la nave potrebbe trovarsi nei guai.
Se una nave si trova nel bel mezzo di un uragano, come si comporta? Il comandante cerca di dirigersi verso l’area con onde meno alte e venti più bassi. Quest’area dipende dal movimento di rotazione e di traslazione. Infatti per un uragano che ruota a 100 mph in verso antiorario e che si muove una velocità di 10 mph verso ovest avrà a nord venti a 110 mph e 90 mph a sud. Nell’emisfero australe accade l’opposto.
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