Rim-Driven Thruster (RDT) o Rim-Driven Propeller (RDP) è una tipologia di propulsione che esiste da qualche anno. Questa tecnologia è stata presentata per la prima volta nel 2010 allo Shipbuilding, Machinery & Marine Technology Trade Fair. Tuttavia le aziende hanno iniziato a produrre questo tipo di propulsore soltanto nel 2015, quando il mercato marino si è interessato seriamente agli RDT. L’azienda che per prima leader del settore, e quella che ha presentato il progetto nel 2010, è stata la Voith.
Affianco alla Voith, con la sua linea RDP, troviamo la Brunvoll, con la linea RDT, che si contendono il settore di propulsori per grandi navi. La tedesca Torque-Jet, invece, si è specializzata nella propulsione rim-driven per piccole imbarcazioni.
I propulsori convenzionali hanno bisogno di una linea d’asse per trasmettere il moto, la quale è collegata ad un motore diesel o elettrico. Nel Rim-Driven Thruster, invece, il motore elettrico è parte integrante del propulsore (come negli azipod). Le lame sono montate un anello che costituisce il rotore del motore elettrico. La parte esterna invece è lo statore, ed è quello che fornisce il momento torcente al rotore.
Nel Rim-Driven Thruster troviamo uno spessore inferiore delle pale, in confronto ai propulsori tradizionali. Il flusso risulta più omogeneo ed il fenomeno della cavitazione è inferiore poiché il tip della pala non si trova verso l’esterno ma verso il centro. Richiedono una manutenzione inferiore e non vi sono perdite di efficenza dovute all’asse ed ai riduttori. Possono essere fissi o azimutali, e possono essere installati a scomparsa.
Uno degli svantaggi è le velocità ridotta che riescono a produrre, anche se lo sviluppo futuro di questa tecnologia mira a crearne di più performanti. Inoltre è necessario tenere conto dell’attrito fra la parte statorica e quella rotorica.
Il mercato che più ha reagito all’introduzione degli RTD è il passeggiero, e la barca in foto ne è un chiaro esempio. Si tratta della barca H2 Nemo impegnata nelle crociere turistiche nei canali di Amsterdam. La barca ha un motore ad idrogeno a zero emissioni e la richiesta di velocità non elevate ha reso il Rim-Driven Thruster la scelta più ragionevole.
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