Alliance: la nave “silenziosa”

Nave Alliance, di proprietà della Marina Militare Italiana, è una nave di ricerca oceanografica protagonista della campagna “High North 17”, coordinata dall’Istituto Idrografico per studiare i cambiamenti climatici in Artico. Alliance non fa nessun rumore, non vibra, scivola leggera sulle onde dell’Artico come se fosse sospinta da una forza estranea.

Gruppo di Cultura Navale

Fu costruita da Fincantieri, nel Muggiano, nel 1988 (verso la fine della guerra fredda). Essa, originariamente, fu concepita come unità anti-sommergibile: per tale motivo rispetta i più elevati standard riguardanti il rumore emesso.

Nei locali tecnici della nave, dalla centrale operativa di piattaforma (che controlla tutti gli apparati di bordo), fino al locale dei timoni all’estremità poppiera e in sala macchine, nonostante l’unità sia in moto, si può parlare a voce normale senza alcuna fatica. A spingere l’Alliance sono due motori elettrici alimentati da due generatori principali diesel che sviluppano una potenza di 2.500 cavalli ciascuno. Sono poi presenti altri tre generatori diesel da 660 cavalli per l’alimentazione dei servizi di bordo.

I motori elettrici producono solamente un lieve ronzio, mentre i diesel sono “inscatolati” in box insonorizzati posti su “resilienti”, (supporti di metallo e gomma che smorzano le vibrazioni). Se si vuole smorzare ancor di più il rumore, è possibile escludere i diesel e alimentare i motori elettrici con una turbina a gas situata sui ponti superiori, precisamente sotto il ponte di comando, in modo da non trasmettere l’inquinamento acustico in mare.

elbaReport

Al giorno d’oggi, la sua caratteristica è preferita dai ricercatori scientifici, che vogliono escludere ogni inquinamento acustico dai loro test in mare. Ed è proprio questa silenziosità a consentirle di entrare in Artico nel pieno rispetto del Polar Code, (codice di tutela ambientale). Sfortunatamente però, il silenzio assoluto costa caro, in particolar modo per quanto concerne i consumi: come è risaputo, la turbina a gas è “assetata” di combustibile, arrivando a consumare circa 14 metri cubi al giorno per navigare a un massimo di 8 nodi.

Per questo motivo va usata solamente in caso di particolari operazioni, come i test sulla rumorosità dei nuovi sottomarini o le ricerche sui cetacei. D’altra parte invece, il diesel generatore di propulsione e l’alternatore per i servizi bastano per una navigazione di trasferimento a 10-11 nodi, con un consumo inferiore a 7 metri cubi di gasolio al giorno. Avendo un serbatoio di 407 metri cubi, la nave possiede un’autonomia di due mesi.

L’unità inoltre è dotata di due dissalatori capaci di produrre 1.200 litri di acqua dolce l’ora e mantenere una riserva di 100 mila litri. L’equipaggio è composto da 18 uomini, divisi in tre squadre: propulsione, parte elettrica e impianti ausiliari. In porto e in navigazione sono sempre gli stessi: Alliance è grande come una fregata della classe Maestrale, ma sfortunatamente non ha la possibilità di turnazione come sulle altre unità della Marina.

iltirreno.gelocal.it     –   sottomarini ricerca Artico
Andrea Alfano

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