Il Vespucci in Canada sul fiume San Lorenzo ripercorre la rotta degli antichi esploratori

Dopo la sosta ad Halifax, la rotta canadese dell’Amerigo Vespucci tocca la città di Montreal, attraversata dai fiumi Outaouis e San Lorenzo. Quest’ultimo, prima di sfociare nell’omonimo Golfo nel Nord del Canada, rappresenta un elemento naturale unico nel suo genere poichè impegnativo per chiunque voglia risalirne l’alveo in navigazione dall’Oceano per giungere nella Capitale dello Stato del Quebec. Questa è una tappa importante poichè dopo ben 25 anni il Vespucci è tornato a Montreal.

Il 1 luglio 1867 infatti, le 4 colonie del Nord America Britannico Ontario, Quebec, Nova Scotia e New Brunswick costituirono le prime province della Confederazione. La sosta a Montreal rappresenterà inoltre l’occasione per incontrare la numerosa comunità italiana presente.

Tutto l’equipaggio si è preparato per questo appuntamento da diversi giorni. Innanzitutto una pianificazione certosina per la navigazione nel fiume San Lorenzo è stata essenziale per condurre l’unità lungo un tratto di 260 miglia di lunghezza durante i 2 giorni di navigazione, incrociando mercantili in transito e ristrette aree dragate di soli 230 metri di larghezza.

Per far transitare la nave sotto i quattro ponti che tagliano il San Lorenzo, prima di arrivare a Montreal, è stata necessaria una manovra all’alberatura particolarmente delicata, con i nocchieri che hanno prima “scrociato” e poi “sghindato” il 4° e 5° pennone e gli alberetti in legno dell’albero di maestra e di trinchetto – da 1.500 kg ciascuno -. All’ordine del Nostromo “Scrocia”, i pennoni sono stati ammainati in coperta mentre con lo sghindare sono stati posizionati più in basso gli alberetti. L’intera operazione è una delle più delicate e impegnative manovre marinaresche a bordo di un veliero che richiede grande coordinamento e lavoro di squadra dell’equipaggio.

Un viaggio quindi impegnativo quello sul San Lorenzo, sulla scia del famoso navigatore Jaques Cartier che nel 1535 iniziò le prime esplorazioni lungo il fiume scoprendo luoghi e civiltà allora sconosciute al Vecchio Continente come il villaggio fortificato di Hochelaga, abitato dagli Irochesi del San Lorenzo, che nel breve volgere di alcuni anni videro colonizzare il Mont-Royal di Chartier, successivamente divenuto Montrèal.

Dopo Montreal, l’Unità raggiungerà Quebec City, terza ed ultima tappa dello stato nord americano, prima di dirigere verso gli Stati Uniti (Boston, New York) continuando a rappresentare il Paese ed il suo “made in Italy“, in un’area di non usuale gravitazione per la Marina Militare.

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