Una mela al giorno toglie … l’elettricità di torno

La casa olandese Dynad ha dimostrato che la mela non fa solo bene alla salute, ma può anche costituire un valido aiuto per generare elettricità a bordo. La sua ultima creazione, Hydromax 150, permette di produrre elettricità da acido malico, (ricavato dalle mele) o acido fruttico, e un sale, (in particolare un sale di potassio) contenuti in due taniche separate.

In pratica riesce ad ottenere elettricità per ricaricare le batterie di bordo mescolando due prodotti naturali, evitando dannosi scarti per l’ambiente. Il sistema è più comunemente conosciuto come fuel cell (pila a combustibile), ovvero un dispositivo che produce elettricità facendo reagire l’idrogeno creato con l’ossigeno contenuto nell’aria: il prodotto della reazione chimica saranno elettroni da inviare agli accumulatori e acqua come materiale di scarto.

Hydromax 150 fuel cell        PH.Ultraflex Group

Fino a oggi, il sistema più utilizzato per avere idrogeno è stato quello di usare come combustibile il metanolo. Tuttavia, essendo infiammabile, è sottoposto a severi vincoli normativi per il trasporto e lo stoccaggio. Sia l’acido malico che il sale di potassio, hanno invece il vantaggio di essere inerti e quindi non avere nessun tipo di limitazione nell’uso o nel trasporto, neanche in aereo.

Inoltre, vengono consegnati disidratati, in polvere, in modo da occupare meno spazio a bordo. Una volta sciolti in acqua distillata sono pronti a entrare nella pila per generare in una potenza nominale di 150 Watt: gli unici elementi di scarto saranno acqua ed acido malico: prodotti atossico e del tutto naturali.

Nella tabella di seguito, i dati del sistema dichiarati dalla casa:

PH. Dynad

Hydromax 150 è in grado di generare una corrente di 12,5 Ampere con un massimo di capacità di carica di 300Ah al giorno.

I pregi di questo sistema sono quelli delle classiche pile a combustibile:

–  funzionano in ogni tipo di condizione climatica;

–  non producono rumore;

–  non producono scarti nocivi;

–  hanno dimensioni contenute.

Inoltre, nel caso dell’Hydromax 150, si ha il vantaggio di utilizzare prodotti non nocivi (la materia prima proviene dalla mela!) e certamente più sicuri rispetto ai classici combustibili.

L’intero sistema è controllato attraverso un semplicissimo pannello di comando. Quando le batterie di bordo scendono al di sotto di un certo livello di carica, il sistema parte in automatico, comincia a fornire corrente per ricaricarle e si spegne da solo appena si raggiunge la carica stabilita.

PH. Hydrovane

Certamente un ottima idea per chi, appassionato di nautica da diporto, necessita di corrente a bordo, magari per alimentare piccoli elettrodomestici (senza usare il generatore).
Per quanto riguarda il discorso manutenzione, i futuri utilizzatori possono dormire sogni tranquilli: il sistema non necessita di alcuna manutenzione dato che effettua un’autopulizia dopo ogni ciclo di funzionamento.

Con un uso medio, le due taniche da cinque litri di combustibile e reagente (il sale e l’acido) sono sufficienti per circa due settimane di ricarica batterie. Dunque cosa aspettate? Ricordate che una mela al giorno…

 

Andrea Alfano

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