La prua della nuova super tecnologica portaerei nucleare Gerald Ford (CVN-78)finalmente ha toccato l’acqua: proprio in questi giorni la Northrop Grumman (società costruttrice) sta svolgendo le prime prove in mare.
L’unità, che porta il nome dell’ex presidente ed aviatore Gerald R. Ford, è propulsa da due reattori nucleari A1B (che forniscono anche energia elettrica a bordo) ed ha il primato di essere l’arma più costosa mai commissionata e realizzata. Ha subìto un ritardo nella sua tabella di marcia di circa 2 anni, a causa delle difficoltà per la transizione alle nuove tecnologie che ospita: la costruzione infatti fu iniziata l’11 agosto del 2005, nei cantieri navali di Newport News, in Virginia, e si prevede la sua consegna proprio nei prossimi mesi.
Di seguito i suoi numeri:
Al momeno, il nome dell’unità è preceduto dal suffisso PCU (Pre-commissioning Unit) dal momento che è ancora in fase di test (dureranno qualche settimana) e quindi non ufficialmente consegnata alla flotta (a quel punto poi potrà vantare il prefisso USS).
Ma focalizziamo l’attenzione sulle tecnologie di cui è dotata la Ford.
Innanzitutto troviamo il rivoluzionario sistema di lancio degli aerei elettromagnetico (EMALS), che utilizza onde elettromagnetiche per lanciare gli aerei dal ponte di volo piuttosto che il vapore.
Questo sistema è progettato per lanciarli gradualmente, estendendo la loro vita e permettendo di lanciarne anche di piccola taglia (inclusi droni). Con questo sistema, la US Navy prevede di effettuare il 25% di lanci in più rispetto alla classe Nimitz. Sfortunatamente, in passato, l’impianto ha avuto numerosi problemi tecnici, risultando addirittura un fallimento durante il primo lancio nel 2016: tuttavia i tecnici sembrano aver risolto quasi del tutto i problemi.
Altra innovazione impiantistica che troverà posto sul ponte di volo sarà il “meccanismo di arresto avanzato” (AAG), che permette di fermare del tutto gli aerei in fase di atterraggio, (indispensabile, date le ridotte dimensioni della pista di volo rispetto a quella di un comune aeroporto).
Il sistema è stato progettato per ridurre al minimo l’intervento dell’uomo (manutenzione).
La torretta di controllo (da cui il personale osserva le operazioni aeree) è più piccola, in modo da destinare più spazio sul ponte ai veicoli aerei. Il sistema elettrico di bordo, riesce a generare 104 MW di corrente (circa il 250% di elettricità in più rispetto alle portaerei precedenti) non solo per alimentare correttamente l’EMALS, ma anche per supportare una possibile installazione di armi laser.
I sistemi elevatori, riescono a sollevare munizioni ed aerei dagli hangar al ponte molto più velocemente. I sistemi di condizionamento dell’aria a bordo inoltre, sono molto più efficienti, rendendo gli ambienti più confortevoli anche in caso di condizioni climatiche estreme: non si sa in quale parte del globo l’unità potrebbe prestare servizio.
I 75 aerei presenti a bordo includono il
Mentre tra i 19 elicotteri previsti per ASW (Anti-submarine warfare) o per trasporto dei Navy Seals si annoverano:
Sono presenti ancora 5 aerei per la guerra elettronica (disturbano le emissioni radio, mettendo fuori uso sensori ed armi nemici)
Ed ancora 4 aerei per AWACS (sistemi radar aviotrasportati utilizzati per la sorveglianza aerea e per tutte le funzioni C3 (Comando, Controllo e Comunicazione):
Ed infine 2 aerei “supply” cargo per il rifornimento delle navi:
La Gerald Ford è la prima della classe delle portaerei Ford, che sostituirà le 10 navi della classe Nimitz, ormai datate. Alla Gerald, seguirà la John F.Kennedy (ancora in costruzione) e una terza, Enterprise (la cui costruzione inizierà nel 2018).
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