La progettazione di navi più ecologiche sono per l’industria navale, sia a livello amministrativo che manufatturiero, un punto fondamentale su cui investire.
Oggi per progettare una nave, o un’imbarcazione in genere, si deve necessariamente seguire le linee guida proposte dai regolamenti come quelli della MARPOL (MARitime POLlution).
Molte tecnologie sono già state provate ed applicate per far si che le navi contribuiscano il meno possibile all’inquinamento globale. Qui vi presentiamo una lista delle principali che, se utilizzate, potrebbero portare alla creazione di navi più ecologiche.
La BWM (International Convention for the Control and Management of Ships’ Ballast Water and Sediments) è una convenzione che ha come scopo la riduzione dello spostamento di sedimenti e microorganismi fra un paese ed un altro attraverso l’acqua di zavorra. Tuttavia è in sviluppo un sistema “No-Ballast” per ridurre drasticamente il fenomeno.
Quando non è possibile utilizzare combustibili meno inquinanti allora è necessario ridurre l’emissione dei solfuri SOx dai gas combusti provenienti dai motori. A tale scopo vengono utilizzati sistemi come quelli in figura che prevede il lavaggio dei gas combusti con acqua in cui è disciolta una sostanza alcalina (soda caustica, ossido di magnesio od idrossido di magnesio). Tale procedura può ridurre l’emissione di solfuri del 98% rendendo le navi più ecologiche .
Questi sistemi ibridi di propulsione, seppur ancora poco utilizzati, possono ridurre del 30% sia il consumo di carburante che le emissioni di NOx SOx e CO2. Qui l’approfondimento sulla propulsione ad aquilone
Questo sistema è già utilizzato in molte navi, tuttavia renderlo più efficiente può portare ad una riduzione del 14% del consumo di combustibile. Il calore recuperato può essere riutilizzato per generare vapore il quale può essere utilizzato per riscaldare il carico, le cabine, il combustibile etc.
Si tratta di un sistema di riduzione dell’emissione degli ossidi di azoto NOx, che si formano ad alta temperatura. Consiste nel mettere in ricircolo una piccola parte (5-15%) dei gas di scarico facendoli passare dal collettore di scarico al collettore di aspirazione. Questo permette di diminuire la percentuale di ossigeno e quindi la temperatura del ciclo, diminuendo l’emissione degli NOx fino all’80%.
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