La corrosione delle navi 2° parte

Nell’articolo precedente abbiamo introdotto il problema della corrosione delle navi descrivendo la sua genesi. Abbiamo riportato per sommi capi l’aspetto fisico-chimico ed elettrochimico del fenomeno, necessari per comprendere al meglio il principio di funzionamento delle soluzioni adottate. Andiamo dunque subito ad analizzarle.

Vernici e materiali isolanti

Prima fra tutte, troviamo l’utilizzo, da parte del cantiere, di idonee pitture, vernici, resine (acriliche, epossidiche, uretaniche) per la carena, al fine di “rivestirla” ed isolarla dalla soluzione elettrolitica costituita, come già detto, dall’acqua di mare. Esse, vengono applicate allo scafo della nave durante la sua costruzione ed eventualmente durante lavori di riparazione in bacino, dopo una valutazione dello strato residuo. Sfortunatamente, molto spesso, non rappresenta la soluzione definitiva al problema.

Protezione catodica con anodi sacrificali

PH. Wikipedia

Si ricorre quindi alla sistemazione, in numero opportuno (in base alla dimensione della nave) ed in zone precise dello scafo (valutate in base alla presenza o meno di appendici, andamento corrente fluida ecc.) dei cosiddetti anodi sacrificali, ossia di materiali, sotto forma di panetti (saldati o bullonati allo scafo), con potenziale elettrochimico più negativo di quello del ferro presente nello scafo, in modo da ricoprire il ruolo di cessione degli elettroni. A questo punto, la nuova cella galvanica originatasi, sarà costituita dall’anodo sacrificale (anodo), carena (catodo) e dalla soluzione elettrolitica (mare). Il risultato? La corrosione non interesserà più la carena ma gli anodi sacrificali, che, periodicamente, durante i ritiri in bacino, dovranno essere controllati ed eventualmente sostituiti, preservando così lo scafo della nave. 

anodo consumato e nuovo PH. vaartips.nl

La scelta del materiale con cui sono realizzati i panetti, di solito ricade sul magnesio (più costoso ma con peso specifico minore) o sullo zinco (più semplici da realizzare). Il sistema ha il vantaggio di un ridotto costo di gestione e manutenzione, ma sul profilo idrodinamico determina un aumento di resistenza parassita.

 

 

Protezione catodica con sistema a corrente impressa

Moderno, ma più sofisticato, prevede l’installazione a bordo di un impianto di generazione di corrente. Mentre nel caso precedente, la richiesta di elettroni da parte dello scafo (costituente il catodo) era soddisfatta dai panetti che man mano si deterioravano, nel caso in esame invece essa è soddisfatta da un sistema che fornisce la corrente necessaria a proteggere la carena dalla corrosione: quindi, al posto degli anodi, vi sarà un generatore che diffonde la stessa corrente sullo scafo (ricavata da dati empirici).

PH: sanidtrade.it

Il setup è costituito, come già detto, da una fonte di corrente continua (generatore) che viene alimentato dalla corrente alternata di bordo, da anodi (costituti di materiale inerte altamente resistente e isolati dalla carena), collegati al polo positivo e dall’acciaio dello scafo (catodo), collegato al polo negativo dell’alimentatore. Gli anodi, sotto forma di strisce, hanno la funzione di immettere in acqua la corrente protettiva che, fluendo, richiude il circuito sulle lamiere dello scafo: quest’ultimo quindi risulterà catodico o “più negativo” rispetto agli anodi erogatori.

La corrente erogata, dovrà essere costantemente monitorata attraverso un sistema di regolazione automatico che, tramite ad alcune celle di riferimento (solitamente di zinco isolato in un supporto in vetroresina), ad intervalli regolari, misurerà la differenza di potenziale tra essa e la carena.

cathodicme.com

 

Andrea Alfano

Recent Posts

Non è vero che in Europa l’inverno è tutto uguale | Qui a novembre ti fai vacanze da paura: vai al mare in un patrimonio UNESCO

Qui l’autunno profuma di mare e tradizione: a novembre ti rilassi al sole in un…

4 ore ago

Hanno appena scoperto un suono inquietante in mare | Gli scienziati hanno appena giurato di avere sentito respiro e cuore del mare

Un suono inquietante ha trovato una sua spiegazione: tra le pieghe delle onde e della…

15 ore ago

Enorme tesoro romano ritrovato in Adriatico | Una nave ancora intatta il cui carico vale una cifra inestimabile

Un tesoro di inestimabile valore è stato ritrovato nel Mar Adriatico, probabilmente inerente a una…

17 ore ago

Allarme sigarette, quando finiscono in mare è una catastrofe | Anche una sola è un rischio per tutti, compresi gli uomini

"Che sarà mai un mozzicone di sigaretta? ". Questa è la domanda che si pone…

19 ore ago

Stiamo letteralmente impazzendo | Per soddisfare i nostri bisogni stiamo lacerando gli Oceani: catastrofe imminente

Sotto la superficie calma degli oceani, dove la luce fatica a penetrare, si cela un…

22 ore ago

Crociera alle porte dell’inverno | Questa ti porta in estremo Oriente: alla scoperta di paesaggi mozzafiato e di civiltà distanti

Una crociera mozzafiato in medio oriente ti permetterà di visitare dei posti, paesaggi bellissimi e…

24 ore ago