Categories: Ingegneria Navale

La minaccia delle acque di zavorra

I ricercatori inglesi e tedeschi hanno proposto un modello matematico che prende in considerazione la water ballast, (ovvero l’acqua di zavorra) come mezzo di trasporto di microrganismi che possono minacciare l’ecosistema.

Ma quali sono le funzioni dell’acqua di zavorra per una imbarcazione?

  • Aumentarne il peso e favorirne l’affondamento parziale o totale
  • Compensare la distribuzione delle masse e spostare il baricentro (contrappeso)
  • Potere essere sganciata dal mezzo per ottenere una risalita rapida di emergenza

L’acqua necessaria a dare stabilità alle imbarcazioni viene prelevata generalmente in una zona sotto la costa e, una volta che la nave arriva a destinazione, viene scaricata in porto. Però, in questo processo, nell’acqua di zavorra vanno a confluire sia sedimenti che microrganismi come ad esempio batteri, microbi, piccoli invertebrati, uova e larve. Il carico e lo scarico dell’acqua possono avvenire quindi in località anche molto lontane e diverse tra loro, generando una migrazione di sostanze che porta ad avere squilibri negli ecosistemi.

Lo scopo di questa ricerca, pubblicata sul Journal Ecology Letters è quello di calcolare le possibilità di sopravvivenza di una specie durante un viaggio e di quantificare la probabilità che questa specie colonizzi le acque di arrivo.

Le quattro variabili, come spiega Bernd Blasius dell’Università di Oldenburg, che gli esperti hanno preso in considerazione, esaminando 3 milioni di viaggi compiuti nel periodo tra il 2007 e il 2008, sono:

–       Rotta

–       dimensione della nave

–       temperatura

–       biogeografia

La probabilità che i microrganismi trasportati con l’acqua di zavorra possano colonizzare il porto di destinazione sarebbe scarsa, ma, secondo Michael Gastner dell’Università di Bristol, le dimensioni sempre più monumentali delle navi e i viaggi sempre più numerosi aumentano esponenzialmente tale rischio.

Purtroppo i microorganismi trasportati dall’acqua di zavorra talvolta hanno dimensioni tali da non per poter essere filtrati, rendendo quindi il problema del water ballast di difficile soluzione. Anche quando è possibile un sistema di filtraggio la soluzione potrebbe essere molto costosa, richiedendo un’eccessiva permanenza nelle navi nei porti estendendo in maniera proibitiva i costi delle operazioni.

L’impatto economico della depurazione delle acque di zavorra potrebbe quindi scoraggiare ogni iniziativa in questa direzione.

Nicola Lovecchio

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